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Personal finance
Sep 10, 2024
Età e mercato. Come muoversi in base alla propria età?
Sbirciando qui e là forum online che parlano di investimenti ho trovato questa domanda.
“Come dovrebbe investire oggi un quarantenne italiano?”
Ne ho anche viste altre con età diverse, più o meno giovani, ma il succo non cambia.
Intuitivamente, alcune persone pensano che avere una certa età significhi un modo di investire diverso, e da un certo punto di vista hanno ragione.
Ma se non sai che obiettivi finanziari hai e quando li vuoi raggiungere, la tua età è un fattore irrilevante.
Non importa se hai 30 o 60 anni, sapere perché stai investendo e quando ti serviranno i soldi investiti è fondamentale.
Detto questo, ci sono un paio di consigli “generazionali” che puoi seguire quando si parla di investimenti che si possono adattare all’età di una persona.
E per farlo useremo…
Il ciclo di vita dell'investitore
Più che dell’investitore, potremmo chiamarlo come il ciclo di vita di una persona qualunque che vive in una società capitalista.
Ovviamente è una rappresentazione della vita dell’investitore medio e non corrisponde esattamente alla vita di ognuno di noi.
Ci saranno persone che hanno cominciato a lavorare a 18 anni e magari saranno già economicamente indipendenti, altre che di anni ne hanno 40, ma sono ancora sulle spalle dei genitori.
O altri che sono diventati milionari da giovani ed hanno esigenze di investimento più vicine a quelle di un sessantenne che di un coetaneo.
Semplificando, possiamo dire che ci sono 3 fasi principali durante la vita di un investitore, influenzate dall’età.
Vediamole.
Prima fase (0-24 anni): dalla nascita al primo lavoro a tempo pieno
Nella prima fase, che va dalla nascita fino al momento in cui si comincia a lavorare con continuità, gli investimenti non devono essere una preoccupazione particolare.
Semplicemente, non avrai soldi da investire e spesso ti troverai ad essere finanziariamente dipendente dai tuoi genitori.
In questa fase può essere utile cominciare ad informarsi, per evitare di fare errori madornali quando avrai più soldi da parte.
Ma, a meno di non essere un genio alla Zuckerberg e di essere ultramilionario prima dei 25 anni, molto probabilmente il tuo investimento migliore sarà quello in capitale umano, ovvero sulla tua capacità di produrre reddito.
Anziché chiederti come portare a casa il 10% annuo sui tuoi 1000 euro, è molto meglio capire come aumentare il tuo reddito ed il tuo risparmio.
Con 100 euro extra all’anno ti fai una serata al ristorante.
Con un aumento di stipendio ti porti a casa più soldi ed aumenti ulteriormente le probabilità di guadagnare ancora più soldi con scatti di carriera futuri.
E se sei un imprenditore, trovare modi per aumentare il numero di clienti e quanto guadagni da loro batte a mani basse ogni investimento sui mercati finanziari.
Puoi comunque pensare di cominciare ad investire piccole cifre, consapevole che non ti cambieranno la vita, per prendere confidenza con la volatilità dei mercati finanziari.
Un solo ETF azionario ben diversificato che copre tutti i paesi del mondo è più che sufficiente per i tuoi investimenti dedicati al lungo periodo.
Per tutti i soldi che ti potrebbero servire subito, invece, conti deposito velocemente svincolabili o ETF monetari sono due buone alternative.
Qualsiasi altro tipo di piano di investimenti più complicato di così rischia di essere uno spreco di tempo e risorse.
Man mano che la tua carriera prosegue, lo stipendio aumenta e ti trovi ad avere più soldi da parte, cominci a fare progetti di vita più di lungo periodo ed anche il tuo piano di investimento deve cominciare a cambiare.
Seconda fase (25-34 anni): dal primo lavoro all’entrata ufficiale nel “mondo degli adulti”
In questa fascia d’età si trovano situazioni molto variegate: coppie che vogliono avviare una famiglia, single impenitenti che vogliono solo divertirsi, e tutte le vie di mezzo possibili e immaginabili.
È difficile inscatolare esperienze di vita così diverse in una fascia d’età sola.
Per questo in questa seconda fase andremo a vedere come impostare la tua vita da “single finanziario”, mentre in quella successiva andremo a vedere come andare a gestire una situazione in cui tu decida di avviare una famiglia.
Visto che gli italiani decidono di farsi una famiglia sempre più tardi, molte persone potrebbero rispecchiarsi in questa situazione, ma non è per forza una decisione definitiva.
Per qualcuno questa seconda fase potrà durare molto più a lungo, per altri non esisterà neppure.
Andiamo quindi a vedere come puoi gestire le tue finanze da “single finanziario”.
Con più soldi a disposizione, non è detto che avere un unico ETF azionario in cui mettere soldi fino alla pensione sia la scelta più giusta.
In base al tuo capitale, potrebbe essere già molto importante cominciare a diversificare introducendo altri ETF azionari o altre asset class come obbligazioni, oro, e materie prime.
Tutti questi ETF dovranno essere ad accumulazione, cioè reinvestire automaticamente eventuali dividendi o cedole che vengono staccate dalle azioni/obbligazioni che hanno al loro interno.
In questo momento della tua vita sei in piena fase di accumulazione.
Per quanto avere una piccolissima rendita possa darti soddisfazione, in realtà non ti serve.
Anzi, ti allontana dai tuoi obiettivi visto che su qualsiasi dividendo vai a percepire, andrai a pagare le tasse.
E, cosa ancora molto più importante, potresti rinunciare ad una parte di rendimento visto che le società quotate che crescono di più solitamente non corrispondono dividendi e sono quindi escluse da tutti i prodotti (fondi ed ETF) che promettono di staccare un dividendo temporaneo.
Non è tutto.
Rispetto a quando hai cominciato ad investire, potresti avere anche più obiettivi.
Non investi più solo per avere una pensione più serena, ma anche l’acquisto di una nuova automobile, o un acconto per la prima casa.
Ognuno di questi fattori renderà il tuo piano finanziario un po’ più complesso, e dovrai cominciare anche ad utilizzare strumenti per tenere monitorato al meglio il tuo patrimonio.
Non è più solo un conto in banca, ma ci sono anche il tuo conto per gli investimenti, eventuali fondi pensione, altri asset non finanziari.
Se non l’hai già fatto, questo è un ottimo momento per mettere le tue finanze in ordine ed avere un colpo d’occhio chiaro sulla tua situazione finanziaria.
Il tutto mentre continui ad investire in base ai tuoi obiettivi ed alle tue necessità, usando portafogli diversi per ogni obiettivo diverso, a seconda di quanto rischio tu ti voglia prendere.
Tutto quello che spieghiamo in Plannix, insomma.
Questo è anche un ottimo momento per stipulare un'assicurazione contro qualsiasi evento vada a danneggiare il tuo capitale umano e ti impedisca di lavorare nei prossimi anni.
Una priorità visto che in questo periodo il capitale umano è ancora il motore principale della tua ricchezza.
Terza fase (35-60 anni): dall’entrata ufficiale al mondo degli adulti ad avere persone finanziariamente dipendenti da te
Come ho scritto sopra, in questa fase alcune persone potrebbero non arrivarci e decidere di rimanere solo in quella prima.
Nessun problema, ci mancherebbe.
Ma la maggioranza delle persone invece decide di sposarsi o di convivere, di avere figli (o anche solo animali domestici).
Si trova quindi in una fase diversa della sua carriera di investitore, non più di “single finanziario” ma di “famiglia finanziaria”.
Questa è la fase in cui si valutano conti cointestati (mai farli per gli investimenti, nel caso ci fossero separazioni o morti sono dei veri e propri incubi), si comincia ad investire per i figli piccoli o si avviano altri progetti di vita che coinvolgono più persone.
In questa fase il tuo capitale umano arriverà al picco e poi potrebbe cominciare lentamente a scendere.
Se hai fatto le cose bene, invece, il tuo capitale finanziario avrà raggiunto i massimi storici e dovrai cominciare a gestirlo con molta attenzione, visto che gli errori cominciano a costare molto cari.
Tradotto in termini ancora più semplici, potresti voler cominciare a togliere rischio dal tavolo, riducendo i tuoi investimenti azionari a favore di quelli più prudenti, per minimizzare il rischio di non raggiungerli quando vuoi.
Avere figli o più semplicemente essere in una relazione con un compagno/a che ha meno voglia di rischiare potrebbe avere un ulteriore impatto sul rischio che decidi di assumerti sui mercati finanziari.
Molti investitori convinti di rimanere sempre al 100% sull’azionario cominciano a cambiare idea, complici anche le discese importanti sui mercati finanziari che devono aver sperimentato in almeno un’occasione, vista la loro carriera di investitori.
In questa fase molti decidono per la prima volta di appoggiarsi ad un consulente finanziario autonomo per avere una seconda opinione di un esperto sugli investimenti fatti in questi anni.
Come al solito qui il consiglio è di non dare mai delega cieca, ma di farsi spiegare tutto per filo e per segno e di usare l’alfabetizzazione finanziaria acquisita negli anni precedenti per scegliere una persona valida.
È anche il momento in cui devi andare a stipulare polizze sulla vita, che permettano alle persone che dipendono da te di poter vivere una vita finanziariamente serena nel caso tu dovessi venire prematuramente a mancare.
E già che ci sei, avere un testamento può essere fondamentale, specialmente nel caso tu abbia un patrimonio che supera i 100 mila euro, magari diviso in più asset e con tanti immobili.
A quest’età è fondamentale avere anche un fondo per le emergenze ben fornito, perché altri aiuti esterni (come i genitori) potrebbero non esserci più o dover usare i loro soldi per loro stessi per tutti quei problemi causati dalla vecchiaia.
Molto probabilmente, ci saranno periodi in cui il tuo stress finanziario sarà ai massimi storici.
Ma se hai fatto bene il tuo lavoro arriverai tranquillamente all’ultima fase.
Quarta fase (61 anni in su): la meritata pensione
Se hai seguito le indicazioni viste sopra, questa fase sarà il coronamento della tua carriera di investitore.
Avrai un capitale finanziario importante da parte e potrai cominciare a tirare il fiato.
Non dovrai continuare a lavorare, ma potrai creare una rendita dai tuoi investimenti già esistenti.
Per farlo potresti dover fare qualche cambio.
Ad esempio non utilizzare più gli ETF ad accumulazione che abbiamo visto nei paragrafi precedenti, ma passare a quelli “a distribuzione” che, come dice il nome, distribuiscono dei dividendi senza obbligarti a vendere nulla.
Oppure ancora, usare obbligazioni singole di paesi dell’area Euro con rating solido ed una cedola.
Nei casi più estremi, se hai una pensione davvero molto buona, potresti anche non avere più la necessità di investire visto che la pensione copre tutte le tue spese.
In questo caso, quindi, potresti valutare investimenti più ambiziosi come quelli visti nelle fasi precedenti, da regalare ai tuoi figli o nipoti quando lo riterrai opportuno.
In questa fase, a meno che tu non sia Warren Buffett, avrai un capitale umano molto basso (e magari potresti pure esserti stufato di lavorare).
È estremamente importante quindi essere molto prudenti ed usare investimenti azionari solo quando è davvero necessario, e con le giuste quantità.
Anche qui un bravo consulente autonomo può davvero fare la differenza, specialmente considerando che oltre una certa età potresti sperimentare un declino cognitivo e fare molta più fatica a gestire i tuoi investimenti in autonomia.
Con questo siamo arrivati alla fine di questo articolo.
Mi auguro che ti sia stato utile nel darti qualche idea su come impostare i tuoi investimenti a seconda della tua età e, se vuoi saperne di più su questo mondo, iscriviti alla nostra newsletter.
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