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Finanza personale
19 giu 2024
Assicurazioni per Professionisti: Come tutelarsi
Assicurazioni Essenziali per Professionisti: Proteggi Te Stesso e la Tua Carriera
Tutti i liberi professionisti dovrebbero dotarsi di alcune coperture assicurative fondamentali per proteggersi dagli eventi che possono polverizzare la loro capacità di creare ricchezza ed accumularla nel tempo.
In questa guida vedremo quali sono e come funzionano le assicurazioni che devi assolutamente valutare come libero professionista. Infine, scopriremo come garantirti la serenità finanziaria anche oltre le semplici coperture assicurative.
Ecco gli argomenti che tratteremo in questa guida:
1. Assicurazioni: perché sono importanti
2. Quali assicurazioni fare per proteggere te stesso
3. Quali assicurazioni fare per proteggere la tua carriera
4. Non solo le assicurazioni: come mettere in sicurezza il tuo futuro
1. Assicurazioni: perché sono importanti
Le assicurazioni sono le fondamenta su cui costruire la tua pianificazione finanziaria. Non dovresti neanche pensare a come, quando o su cosa investire se prima non hai protetto adeguatamente il tuo patrimonio attuale e il tuo più grande motore di ricchezza, la tua capacità di guadagnare denaro.
A maggior ragione se sei un libero professionista.
Le assicurazioni, infatti, svolgono due importantissime funzioni: in primo luogo ti permettono di trasferire i grandi rischi che possono portarti alla rovina economica.
Tu paghi un premio annuo e l’assicurazione si impegna a liquidare una somma di denaro una tantum o periodica al verificarsi di un determinato evento negativo: il caso morte, l’invalidità permanente da infortunio o malattia o ancora la non autosufficienza nei gesti quotidiani della vita.
Spesso si tende ad autotutelarsi dai grossi imprevisti semplicemente tenendo dei soldi sul conto corrente “perché non si sa mai”.
Il problema è che non puoi tutelarti da determinati eventi con i tuoi risparmi, semplicemente perché questi non bastano.
L’impatto economico di un’invalidità permanente, di una malattia grave, di un incendio o di un allagamento nello studio professionale, di un errore professionale che causa un danno monetario ad un tuo cliente potrebbe essere dell’ordine di milioni di euro in termini di mancato reddito o in termini di richiesta di risarcimento del danno.
Inoltre, le assicurazioni ti permettono paradossalmente di risparmiare ed investire di più.
Sembra controintuitivo, ma è proprio così: è vero che paghi un premio ricorrente ogni anno, ma d’altro canto non avresti più la necessità di bloccare quei soldi che finora hai lasciato sul conto corrente proprio per autotutelarti dai grandi imprevisti.
Hai un’uscita di cassa certa (i premi assicurativi) che ti consente di investire serenamente le tue disponibilità liquide per raggiungere degli obiettivi di investimento più ambiziosi e gratificanti del semplice “metto da parte dei soldi perché non si sa mai cosa mi può succedere”.
Ma scendiamo più nel dettaglio esaminando i vari rischi e le rispettive coperture assicurative che non puoi permetterti di non avere come libero professionista.
2. Quali assicurazioni fare per proteggere te stesso
Come libero professionista il tuo più grande acceleratore di ricchezza è il tuo cervello: le tue competenze professionali, le tue skills, il tuo know-how e l'esperienza accumulata negli anni sono i tuoi beni più preziosi.
Beni che vanno tutelati ad ogni costo perché è da essi che dipende la tua capacità di produrre reddito, di accumulare patrimonio nel tempo e di contribuire al benessere della tua famiglia.
Ragionando al contrario, quindi, dobbiamo chiederci: quali sono gli eventi che potenzialmente azzerano o riducono tantissimo la mia capacità di produrre redditi?
Sono sostanzialmente due:
la morte
l’invalidità permanente grave derivante da infortunio o malattia
Sono eventi tragici di cui è difficile parlare apertamente perché nessuno pensa razionalmente di vivere in prima persona questi grandi rischi; nell’immaginario collettivo sono eventi che capitano sempre a qualcun altro. Fino a quando non capitano a te.
Polizza Temporanea caso morte
Per quanto riguarda il caso morte, c’è ben poco da spiegare: in caso di prematura dipartita da questa valle di lacrime, il rischio non è tanto per te, quanto per la tua famiglia.
I tuoi familiari dovrebbero fare i conti non solo con il lutto, ma anche con il fatto che è venuta a mancare una fonte di sostentamento economico.
Ti ricordo, infatti, che la pensione indiretta erogata dall’Inps o dalle casse previdenziali ai familiari superstiti ammonta a poche migliaia di euro lorde all’anno e sempre a patto che tu abbia versato continuativamente per un certo numero di anni.
Se dunque all’interno del tuo nucleo familiare qualcuno dipende economicamente dai tuoi redditi, una polizza Temporanea caso morte è obbligatoria.
Il funzionamento è estremamente semplice: paghi un premio annuo alla compagnia assicurativa che, in cambio, si impegna a versare un capitale prestabilito alle persone da te designate nel caso in cui dovessi abbandonare le spoglie mortali.
Assicurazione per invalidità permanente grave
L’altro grande rischio per il tuo reddito che devi assicurare è l’invalidità permanente grave derivante da infortunio o malattia.
L’invalidità grave permanente (cioè un’invalidità certificata superiore al 67%), infatti, azzera quasi del tutto il tuo capitale umano e la tua capacità di produrre reddito.
Inoltre, comporta generalmente un aggravio di costi sul bilancio familiare per spese extra che nel tempo possono erodere anche il patrimonio personale.
Per proteggerti da questo terribile rischio c’è una polizza assicurativa apposita.
Anche in questo caso, il funzionamento di una polizza che assicura il caso invalidità permanente da malattia o infortunio è relativamente semplice: tu, assicurato, paghi un premio annuale e la compagnia assicurativa si impegna a versarti una rendita vitalizia, oppure un capitale e in aggiunta una rendita vitalizia, nel caso diventassi invalido.
L’obiettivo di questa copertura assicurativa è quindi consentirti di mantenere inalterato il tuo tenore di vita attuale in caso di inabilità al lavoro e di non pesare a livello economico sulla tua famiglia.
Temporanea caso morte e Polizza invalidità permanente sono dunque le due assicurazioni minime da stipulare per dormire sonni tranquilli, ma per un libero professionista anche un breve periodo di forzata inattività da infortunio o malattia può determinare un sensibile calo del fatturato.
Qui non sto parlando ovviamente dell’influenza stagionale o di piccoli infortuni, ma di tutti quei casi in cui la malattia o l’infortunio, pur non portando a conseguenze permanenti gravi, impediscono lo svolgimento dell’attività.
Pensa ad esempio al caso del chirurgo plastico libero professionista che subisce una frattura alla mano con cui opera o al fotografo che si rompe una gamba sciando.
A differenza dei lavoratori dipendenti, le indennità di malattia o di infortunio erogate dall’Inps/Inail o dalle casse previdenziali di categoria sono sempre una frazione rispetto agli incassi mediamente registrati dal libero professionista.
Ecco perché può dunque aver senso valutare un’assicurazione infortuni e malattia che, in caso si verifichi l’evento, ti garantisca il pagamento di un’indennità giornaliera che integri le prestazioni economiche pubbliche o delle casse professionali.
Rischi patrimoniali dovuti alla professione
Finora abbiamo parlato soltanto di rischi personali che hanno conseguenze dirette sulla tua capacità di produrre redditi, ma devi sapere che esistono dei rischi patrimoniali da assicurare a cui sei esposto per il semplice fatto di esercitare proprio la tua professione.
Esaminiamoli nello specifico.
3. Quali assicurazioni fare per proteggere la tua carriera
A livello giuridico c’è una bella differenza tra quando vesti i panni del privato cittadino e quando invece eserciti come libero professionista.
Infatti, come cittadino sei chiamato ad adempiere ai tuoi obblighi con la famosa diligenza del buon padre di famiglia, cioè la diligenza e attenzione minima richiesta alla persona comune.
Quando svolgi il tuo lavoro di libero professionista, invece, ti viene richiesta una diligenza qualificata perché si presume che come professionista tu abbia una padronanza professionale della materia che tratti.
Questo requisito extra si traduce nella possibilità di subìre richieste di risarcimento danni per negligenza, imprudenza e colpa lieve.
Facciamo un esempio così sarà più chiaro: un privato cittadino che svolge la professione di commercialista una sera al ristorante dà un consiglio informale ad un amico sulla compilazione della dichiarazione dei redditi.
Il consiglio si rivela errato e l’Agenzia delle Entrate accerta un illecito e dispone una sanzione nei confronti del povero amico mal consigliato.
In questo caso, non trattandosi di un rapporto contrattuale formale, il commercialista non potrebbe essere ritenuto responsabile dei danni pecuniari causati all’amico.
Al contrario, nell’esercizio della sua professione, qualora presentasse dichiarazioni erronee per conto della clientela oppure erogasse una consulenza fiscale che crea un pregiudizio economico ai suoi clienti, sarebbe costretto a risarcire il danno causato dall’errore professionale.
Ciò che molti non sanno è che i liberi professionisti, in caso di responsabilità professionale accertata, ne rispondono illimitatamente con tutti i loro beni presenti e futuri.
Questo significa rischiare di perdere tutto: il patrimonio finanziario privato, gli immobili, le auto e rimanere con il cd. minimo vitale, cioè quella somma di denaro impignorabile perché garantisce la minima sopravvivenza.
Ad oggi ammonta a circa 1.000€ al mese.
Polizze di Responsabilità Civile Professionale
Ecco perché esistono le Polizze di Responsabilità Civile Professionale.
Questa tipologia di polizze è già obbligatoria per tutti i liberi professionisti iscritti ad un Albo professionale come ad esempio commercialisti, avvocati, notai, medici, architetti, ingegneri, consulenti del lavoro e consulenti finanziari autonomi.
Tuttavia, dovrebbe essere sottoscritta da tutti i liberi professionisti perché è uno strumento di tutela patrimoniale fondamentale.
Consulenti aziendali, personal trainer, fisioterapisti e tutte le altre figure professionali autonome devono dotarsi di una Polizza RC Professionale, ovviamente adeguando i massimali di polizza all’attività svolta.
Ora, la responsabilità civile può essere quella più impattante a livello patrimoniale.
Ma ogni professione ha le sue complessità: gli interessi in gioco sono molteplici, gli adempimenti burocratici tantissimi e l’aggiornamento normativo è continuo e spesso incontrollabile.
Liberi professionisti e responsabilità negli errori
Anche in buona fede, può rivelarsi piuttosto facile sbagliare. E assieme a quella civile possono emergere, anche contestualmente, altre tipologie di responsabilità:
responsabilità penali;
responsabilità amministrative che portano all'irrogazione di sanzioni, pecuniarie e non;
responsabilità amministrativa-contabile avanti la Corte dei Conti, qualora ti trovassi a lavorare per o su incarico della Pubblica Amministrazione;
responsabilità disciplinari delle quali dovrai rispondere di fronte al tuo Ordine o Albo;
Facciamo un esempio: un ingegnere deposita un'asseverazione per far ottenere al cliente delle agevolazioni fiscali.
In caso di errore dovrà rispondere civilmente nei confronti del cliente al quale è stato revocato il bonus fiscale, penalmente perché ha depositato una dichiarazione non conforme o non veritiera, riceverà una sanzione amministrativa pecuniaria che può andare dai 2.000€ ai 15.000€ e verrà segnalato all'Ordine/Albo, che valuterà se comminare una sanzione o meno.
Per tutelarti in questi casi dovrai nominare un legale e/o un perito di parte che possano sostenere le tue ragioni o ridurre le conseguenze dei tuoi errori professionali.
Però garantirti una buona difesa, da cui può dipendere l’esercizio stesso della tua professione, costa molto denaro ed è un’altra delle potenziali cause di erosione del tuo patrimonio personale.
In questi casi sarebbe opportuno affiancare alla polizza di R.C. professionale anche una copertura di Tutela Legale che ti garantisca la copertura delle spese legali giudiziali, stragiudiziali e peritali che altrimenti potresti dover sostenere con il tuo denaro faticosamente guadagnato.
Bonus extra: tutte le coperture assicurative inerenti allo svolgimento della tua professione sono deducibili dal reddito imponibile, proprio perché rappresentano un costo di cui ti sei fatto carico per svolgere la tua attività.
La deducibilità fiscale è un buon incentivo extra, ma ricordati sempre la ragione principale che ti deve motivare a stipulare una polizza è quella di trasferire i rischi alle assicurazioni e proteggere il tuo patrimonio, non scaricare i costi per abbattere l’imponibile!
4. Non solo le assicurazioni: come mettere in sicurezza il tuo futuro
Come avrai capito, le assicurazioni giuste hanno principalmente una funzione difensiva: servono a proteggere il tuo patrimonio attuale e la tua capacità di produrre reddito professionale presente e futura.
Ma una volta che ti sei assicurato correttamente, acquistando così la serenità mentale di aver scongiurato finanziariamente i rischi più gravi per il tuo benessere economico, è giunto il momento di passare ad obiettivi più ambiziosi e stimolanti.
Obiettivi di vita reali e concreti come vivere di rendita, o accumulare un capitale importante per vivere serenamente la tua pensione, per supportare i tuoi figli negli studi superiori o aiutarli ad avviare la loro azienda o magari ampliare il tuo giro d’affari quando ti affiancheranno nell’esercizio della libera professione.
Obiettivi che si raggiungono solo grazie all’investimento del tuo denaro sui mercati finanziari.
Capisco benissimo che per certi versi l’investimento sui mercati finanziari sia meno intuitivo rispetto al mondo assicurativo (per quanto tra clausole di esclusione, massimali, franchigie e scoperti anche lì non si scherza).
Capisco benissimo anche che dall’esterno i mercati dei capitali possano sembrare un mondo parallelo spaventoso con il loro linguaggio incomprensibile ed estremamente complesso, ma ti assicuro che non è così.
In realtà per un investitore privato i concetti fondamentali da padroneggiare per investire consapevolmente sono pochi e semplici, che spesso potresti derivare dal semplice buon senso.
Se vuoi scoprire quali sono e soprattutto come metterli in pratica per diventare un investitore migliore, iscriviti alla nostra newsletter gratuita, in cui ogni settimana ti spieghiamo in maniera semplice e comprensibile qualcosa di nuovo sul mondo della finanza e degli investimenti.
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