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bilanciare rischio e rendimento
bilanciare rischio e rendimento

Finanza personale

25 lug 2024

Bilanciare Rischio e Rendimento negli Investimenti: Guida Completa

Quando si parla di investimenti, spesso si pensa solo al rendimento.

Ha senso.

Dopotutto si rischiano i sudati risparmi di una vita in un mondo (quello finanziario) dove l’unico scopo è quello di portarsi a casa qualche soldo extra.

Ma allo stesso tempo, il rendimento ha un gemello oscuro che non si può non considerare quando si parla di investimenti, il rischio.

In questo articolo andremo a vedere cos’è il rischio, qual è il suo rapporto con il rendimento e come fare a bilanciare questi due elementi in una strategia di investimento.

Cominciamo.

  1. Qual è il rapporto tra rischio e rendimento negli investimenti?

Per essere precisi al 100%, dobbiamo partire dal concetto di rischio finanziario.

Che cos'è esattamente?

Molti accademici ed addetti ai lavori per anni hanno cercato di dare una risposta convincente a questa domanda.

Ecco qui la definizione che mi piace di più e allo stesso tempo è quella più utile per un investitore.

Il rischio finanziario è “Una perdita permanente di capitale da cui non è più possibile riprendersi”.

Da questa definizione derivano alcuni corollari importanti:

  • Investi solo quello che ti puoi permettere, senza avere paura di tenere un cuscino di liquidità per imprevisti;

  • Stai alla larga da tutti gli scam e impara a riconoscere i truffatori;

  • Non indebitarti pesantemente, specialmente per acquistare prodotti finanziari;

  • Diversifica adeguatamente i tuoi investimenti;

Questo tipo di rischio deve essere combattuto a tutti i costi, minimizzato quando possibile o addirittura evitato.

Però, se ci fai caso, questa definizione di rischio NON include quello che un sacco di addetti ai lavori considerano “rischio” sui mercati finanziari.

E cioè la volatilità.

Come funziona la volatilità?

La volatilità, semplificando molto, rappresenta la variazione di prezzo di un asset finanziario, sia in positivo che in negativo.

Ovviamente le variazioni positive ci preoccupano poco, mentre quelle negative possono avere un grande peso psicologico e portarci a fare grandi errori di investimento.

Per molti esperti, anche perdite momentanee o temporanee sono “rischio finanziario”.

Anche se considerando un periodo di tempo adeguato, queste perdite vengono riassorbite.

Questo tipo di rischio, al contrario del rischio visto sopra, non è da evitare, ma da gestire.

Ed in alcuni casi può essere il nostro più grande alleato, visto che uno dei principi più famosi del mondo della finanza è:

Per portare a casa più rendimento, devi essere disposto a sopportare più rischio (temporaneo).

Di nuovo, non stiamo parlando del rischio di perdita permanente del capitale visto prima, ma della possibilità che i prezzi di un investimento finanziario possano oscillare, anche parecchio sia al rialzo che al ribasso.

Prova a pensare ad un conto corrente.

I soldi sul conto corrente non aumentano granché (anche se dovessi avere un conto corrente remunerato o un conto deposito), e scendono solo quando li spendi.

Non cambia “il prezzo dei soldi” che hai sul conto corrente.

Viceversa, se acquisti un’azione vedrai che il prezzo cambia di giorno in giorno, e delle volte può esplodere al rialzo o sprofondare al ribasso.

Questo tipo di rischio, se gestito bene, è quello che ti può far portare a casa degli ottimi rendimenti.

Di fatto, la volatilità è il prezzo da pagare per portare a casa rendimenti più alti.

Lo puoi vedere da questo grafico.

Volatilità negli anni sul mercato finanziario

Storicamente le obbligazioni hanno prezzi più stabili delle azioni.

Ma questa stabilità di prezzi si paga in termini di mancato rendimento tanto più si allunga il periodo in cui i soldi vengono investiti.

Questo non significa che prendere più rischi, sempre e comunque, sia la strategia migliore.

Esistono rischi che sono l’equivalente di correre in una fabbrica di dinamite con un lanciafiamme accesso che sputa fuoco senza controllo.

Ad esempio decidere di dedicare il 100% del proprio patrimonio ad un’azione singola, convinti che il suo prezzo aumenterà a dismisura.

Oltre alla volatilità che abbiamo visto, c’è anche il rischio concreto che questa azione vada a zero, distruggendo tutti i tuoi risparmi.

Questo è il rischio finanziario che è da evitare a tutti i costi.

A parte queste estremizzazioni, il concetto di “più rischio, più rendimento” è comunque utile nel mondo della finanza.

E anche se è una semplificazione, è comunque un buon punto di partenza per ricordarsi che non esistono rendimenti spumeggianti senza alcun tipo di rischio.

  1. È possibile ottenere un rendimento dai propri investimenti senza alcun rischio?

Se hai letto con attenzione fino ad ora, sai già che la risposta a questa domanda è chiaramente NO.

Ogni rendimento ha al suo interno una componente di rischio potenziale.

Prendiamo il caso di un conto deposito che offre un rendimento annuale e che sia sotto i 100 mila euro, e quindi protetto dal fondo di tutela interbancario.

Sicuro no? Che cosa potrebbe andare storto?

Se la banca in questione dovesse fallire, magari in un casino incredibile in cui altre 50 banche sono già fallite ed il fondo di tutela interbancario è stato prosciugato, questo “investimento”...sarebbe perso.

Lo so, questo è un caso esageratamente estremo, e se mai si dovesse verificare ci sarebbero sommosse in piazza, disordini, casini sociali ed i soldi paradossalmente sarebbero l’ultimo dei problemi.

Ma il rischio c’è.

È infinitesimale, e probabilmente non capiterà mai nulla di simile nelle nostre vite, ma esiste.

E non pensare che la soluzione sia evitare le banche e tenersi i soldi sotto il materasso.

Il rischio, questa volta molto più concreto, di ladri o di distruzione (letteralmente) del capitale a causa di un incendio o un’altra calamità naturale sono dietro l’angolo.

A costo di essere troppo filosofico, se ci pensi bene non c’è nulla che non abbia nessuna sfumatura di rischio nella vita.

Qualsiasi lavoro, qualsiasi relazione.

Tutto presenta un livello di rischio più o meno alto che finisca o che diventi qualcosa di negativo per te.

Per questo il nostro lavoro come investitori deve essere quello di gestire il rischio il meglio possibile.

Chiunque ti parli di investimenti “senza rischio”, ti sta mentendo.

Dal consulente finanziario che ti propone dei certificati “che non possono perdere” (parliamone dopo che l’emittente è fallito) o del truffatore online che ti promette di diventare ricco con le cripto comodamente e “senza rischio”, non ci sono eccezioni.

Le persone più preparate che conosco, quando parlano di prodotti finanziari tradizionalmente considerati sicuri (ad esempio, titoli di stato a breve termine come i BOT), non si fanno problemi a presentare quali rischi potenziali potrebbero avere, anche se improbabili.

E usano diverse strategie per minimizzare l’impatto di questi rischi sulla loro vita, o quella dei loro clienti.

Come si fa a bilanciare rischio e rendimento?

Partiamo prima da cosa NON bisogna fare.

  1. Qual è l'errore che viene fatto quando si cerca un equilibrio tra rischio e rendimento

Oltre all’errore colossale visto prima, ovvero prendersi una quantità di rischio spropositata per cercare di fare il colpaccio, esiste un altro errore enorme quando si cerca di equilibrare rischio e rendimento:

Cercare un unico prodotto finanziario che sia LA SOLUZIONE, il santo graal.

Guadagno tanto e rischio poco.

Questo è il sogno proibito e inconfessato di tanti risparmiatori italiani.

E l’industria finanziaria, anziché tentare di educare le persone alla gestione del rischio finanziario, come stiamo facendo noi adesso, ha deciso di “dare al popolo quello che vuole”.

I fondi bilanciati e i fondi di investimento misto.

Questi fondi sono progettati per offrire agli investitori un compromesso tra rischio e rendimento attraverso la diversificazione in diverse classi di asset, soprattutto azioni e obbligazioni. 

Tuttavia, nonostante siano presentati come il santo graal, hanno due controindicazioni rispetto a prodotti più efficienti, come ETF ben diversificati:

  1. Costi finanziari più elevati
    Come tutti i prodotti offerti dalle banche, fondi bilanciati e fondi misti spesso hanno costi di gestione più elevati rispetto agli ETF, sia azionari che obbligazionari. Questi costi possono includere commissioni di gestione, commissioni di performance e altri costi operativi che erodono i rendimenti complessivi

  1. Diluizione del potenziale di rendimento
    Questi fondi cercano di bilanciare il rischio distribuendo gli investimenti tra asset più sicuri e più rischiosi. Questo significa che in ogni momento possono decidere di modificare la percentuale di azioni o obbligazioni che hanno in portafoglio, spesso sbagliando le scelte di “market timing”.

Detto in modo ancora più chiaro, tendono ad aumentare la parte azionaria anche quando si è in piena bolla, esponendosi al rischio di grosse perdite quando dovesse arrivare una discesa.

Oppure, nel mezzo di una discesa dei prezzi dell’azionario, anziché comprare a sconto si rifugiano nella sicurezza delle obbligazioni, perdendo poi il momento in cui il mercato torna favorevole.

Comprano a prezzi alti e vendono a prezzi bassi, proprio come farebbe un investitore sprovveduto.

E di fatto, fanno prendere più rischio e portare a casa un rendimento più basso rispetto a quelli di una strategia migliore (che vedremo tra poco).

Voler avere un prodotto finanziario che permette di portare a casa rendimenti strepitosi senza prendersi nessun rischio è come pretendere di avere il portiere di una squadra di calcio in testa alla classifica dei capocannonieri.

Teoricamente possibile, praticamente impossibile.

E tentare di farlo, porterebbe il portiere a non far bene il suo lavoro e far diventare la difesa di questa squadra un colabrodo.

Come si può gestire questo rischio?

Vediamolo.

  1. Come gestire davvero il rischio negli investimenti (senza rinunciare al rendimento)

Per gestire al meglio il rischio nel mondo degli investimenti, il primo passo da fare è adottare una strategia di investimento basata sui tuoi obiettivi.

Ogni obiettivo avrà un livello di rischio accettabile e quindi andrai a scegliere i prodotti finanziari più giusti.

Vediamo subito qualche esempio pratico, ispirato dall’immagine qui sotto.

Piramide del rischio e strategie di investimento
  • Per gli obiettivi di Protezione, come la liquidità per pagare le spese di tutti i giorni, devi cercare di azzerare tutti i possibili livelli di rischio.

Niente prodotti finanziari, niente conti deposito vincolabili.

Un conto corrente o al massimo un conto deposito svincolabile istantaneamente (no, un paio di giorni non vanno bene) sono le scelte più giuste per i soldi che decidi di dedicare a questo obiettivo.

Sono parte della strategia di investimento, ma di fatto non sono soldi investiti.

  • Passiamo al livello successivo, tutti gli obiettivi di Risparmio, come ad esempio qualche soldo per gestire le emergenze o per acquisti programmati come l’anticipo per l’acquisto della prima casa.

Per questo tipo di obiettivi, il rischio da prendersi deve essere comunque basso, ma si può “osare” anche con qualche prodotto finanziario diverso rispetto a quelli visti prima.

Ad esempio titoli di Stato a brevissima scadenza (sotto l’anno), ETF monetari e così via.

Il rischio che ci sia qualche piccola oscillazione e la possibilità di vedere il segno meno in alcuni periodi c’è, ma è un evento molto raro.

Nel frattempo, mentre questi soldi sono parcheggiati, possono guadagnare qualcosa (non cifre spumeggianti, capiamoci) ad un livello di rischio molto basso.

Questi due cassetti sono fondamentali, perché ti permettono di stare tranquillo anche quando sui mercati finanziari c’è un po’ di maretta o delle vere e proprie burrasche.

Sapere che, qualsiasi cosa succeda ai tuoi investimenti più rischiosi, hai uno zoccolo duro di capitale pronto a “prendersi cura di te”, ti permetterà di non farti prendere dal panico quando arriveranno discese sui mercati, specialmente quelli azionari.

  • Salendo al livello successivo di questa scala del rischio, ci sono tutti gli investimenti per obiettivi finanziari importanti e solitamente lontani nel tempo, come un’integrazione alla pensione o un capitale da dedicare ai figli quando saranno cresciuti per università o avviare al meglio la loro carriera.

Ovviamente sono soldi importanti e che non devono essere persi, ma siccome sono molto distanti nel tempo, il loro valore può oscillare parecchio senza dare troppe preoccupazioni.

Per questa ragione, sono gli obiettivi perfetti per inserire all’interno del proprio piano di investimenti una parte importante di azionario, qui inteso come ETF ben diversificati.

In questo modo puoi portare a casa i rendimenti più interessanti che i mercati finanziari hanno da offrire ed avere un rischio di perdita del capitale molto basso quando investi per lunghi periodi di tempo (come abbiamo visto nell’immagine sopra).

  • Una volta che tutti questi cassetti sono riempiti, rimane un ultimo cassetto, facoltativo, da dedicare alla speculazione.

Azioni singole, criptovalute, investimenti alternativi che si conoscono bene.

Qualsiasi cosa ha il potenziale di avere un rendimento esplosivo, ma anche una forte possibilità di fallire ed andare a zero.

Non tutti gli investitori devono avere questo cassetto, i primi 3 sono più che sufficienti per raggiungere gli obiettivi finanziari più importanti.

Ma per chi ha un po’ il carattere da “scommettitore” o vuole provare il brivido di poter portare a casa rendimenti a 3 cifre, il cassetto speculativo aiuta a soddisfare questi bisogni psicologici, tenendo sotto controllo il livello di rischio complessivo.

Questo cassetto deve essere molto piccolo, ed occupare al massimo il 10% del tuo patrimonio. 

Andare oltre questa percentuale è estremamente rischioso, perché se queste speculazioni non dovessero funzionare, il rischio di bruciare una parte troppo importante del tuo capitale è dietro l’angolo.

Con questo siamo arrivati alla fine di questo articolo.

Se vuoi saperne di più sul mondo degli investimenti, incluso come creare un piano di investimento e un portafoglio adatto alla tua situazione personale, clicca qui per accedere al nostro videocorso gratuito sul tema.

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