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Cedole e Dividendi: Come Massimizzare i Tuoi Investimenti
Cedole e Dividendi: Come Massimizzare i Tuoi Investimenti

Investire

29 ago 2024

Cedole e Dividendi: Come Massimizzare i Tuoi Investimenti

Cedole e Dividendi

Molti risparmiatori sono attratti dall'idea di ricevere rendite regolari dai loro investimenti. 

Questo fascino deriva dal desiderio di avere una fonte di reddito, che possa integrare o addirittura sostituire altre forme di guadagno, come lo stipendio. 

Per alcuni, infatti, specialmente per coloro che si avvicinano all’età della pensione, l’obiettivo principale non è tanto quello di far crescere il capitale iniziale, quanto piuttosto di assicurarsi un flusso di cassa

Che si tratti di dividendi azionari, di cedole obbligazionarie o proventi di fondi in generale, queste rendite possono essere utilizzate per coprire le spese quotidiane, finanziare progetti personali o semplicemente per migliorare il proprio tenore di vita. 

Tuttavia, per massimizzare i benefici di queste rendite, è essenziale comprendere le differenze tra i vari strumenti finanziari che le generano e adottare strategie di investimento adeguate.

  1. Cedole o dividendi: le differenza tra gli strumenti finanziari

Iniziamo dicendo che il dividendo si riferisce alle azioni e rappresenta la quota degli utili che l’azienda distribuisce ai propri azionisti

Quando una società quotata in borsa genera profitti, ha tre opzioni principali per utilizzare la propria liquidità: può reinvestire i fondi nella ricerca o progetti vari, può conservarli come riserva o restituirli agli azionisti sotto forma di dividendi. 

La maggior parte dei titoli azionari che paga dividendi presenta tre caratteristiche principali:

  • Modelli di business solidi

  • Flussi di cassa affidabili

  • Prospettive di crescita potenzialmente limitate (aziende cosiddette mature)

Infatti, i dividendi vengono generalmente pagati da società mature, la cui crescita è più lenta ma ormai rodata.

Quando un’azienda decide di distribuire i dividendi, rinuncia, sostanzialmente, a una parte di risorse che potrebbe investire nel suo sviluppo, ma sa che ci saranno investitori interessati all'acquisto.

È importante capire che i dividendi non sono garantiti; le aziende possono modificare la loro politica dei dividendi in base alle necessità aziendali o alle condizioni di mercato. 

La cedola, invece, è il rendimento pagato da un’obbligazione, espresso come percentuale.

Le cedole sono gli interessi che un emittente di un’obbligazione paga agli investitori come compenso per aver prestato denaro. 

L'emittente, che può essere un governo, una società o un ente pubblico, si impegna a rimborsare il capitale prestato (il valore nominale dell'obbligazione) alla scadenza del titolo, ma nel frattempo paga interessi sotto forma di cedole.

Ad esempio, se possiedi un'obbligazione con un valore nominale di 1.000 euro e un tasso cedolare del 5%, riceverai 50 euro all'anno in forma di cedola. 

Questi pagamenti possono avvenire a diverse cadenze: annualmente, semestralmente o trimestralmente, a seconda dei termini dell'emissione obbligazionaria.

Gli Exchange Traded Fund (ETF) che distribuiscono buoni dividendi possono rappresentare un'opzione di investimento ideale per chi cerca una rendita stabile, sia per soddisfare esigenze personali sia per migliorare il proprio tenore di vita.

In ambito ETF, i dividendi includono tutti i proventi distribuiti, che provengano da obbligazioni o azioni.

Un tempo, i Titoli di Stato erano un pilastro nei portafogli destinati alla generazione di rendite.

Tuttavia, anni di tassi di interesse quasi nulli (fino a circa due anni fa) hanno drasticamente ridotto la redditività di questi investimenti tradizionali.

Di conseguenza, si è assistito a un aumento dell'interesse verso strumenti alternativi, come gli ETF.

Questi offrono un modo flessibile ed economico per investire in un'ampia gamma di asset, come obbligazioni corporate High Yield, obbligazioni di Paesi Emergenti, e azioni ad alto dividendo, permettendo una diversificazione più ampia.

Un'altra possibilità è investire in un fondo a gestione attiva focalizzato sui dividendi.

Questa scelta può risolvere il problema della diversificazione, ma la maggior parte dei fondi non riesce a superare il mercato.

Inoltre, indipendentemente dalle loro performance, si dovrebbero comunque sostenere commissioni annuali di gestione elevate.

  1. Tassazione cedole e dividendi - La situazione in Italia

Quando si parla di tasse, non c'è dubbio che siano un argomento scomodo, in qualsiasi epoca e in qualsiasi parte del mondo. 

Tuttavia, il pragmatismo deve essere la guida principale nelle decisioni finanziarie, soprattutto per chi vive in Italia, dove le tasse su cedole e dividendi sono inevitabili

L’obiettivo non è discutere se siano giuste o sbagliate, ma piuttosto come affrontarle nel modo più intelligente possibile.

In Italia, la tassazione sui dividendi è fissata al 26%. Mentre i titoli di Stato beneficiano di una tassazione più favorevole al 12,5%. 

Questo significa che se guadagni 100.000 euro in dividendi, 26.000 euro andranno direttamente allo Stato sotto forma di tasse. 

È facile vedere come questo possa essere demotivante, specialmente quando si considera che quei 26.000 euro rappresentano una parte significativa dei rendimenti ottenuti dal rischio che hai assunto investendo il tuo capitale.

Tuttavia, per capire meglio l'impatto di questa tassazione, è utile fare un confronto con altre forme di reddito. 

Ad esempio, su 100.000 euro di reddito da lavoro dipendente, potresti pagare circa 50.000 euro in tasse.

In confronto, pagare 26.000 euro su un reddito da dividendi sembra quasi accettabile.

Anche i redditi d'impresa subiscono una tassazione significativa con IRES e IRAP. 

E se lasciassi 100.000 euro sul conto corrente senza investirli per 30 anni?

Con un’inflazione media stimata al 2% annuo, perderesti oltre 50.000 euro di potere d’acquisto, un'erosione silenziosa ma devastante.

Inoltre, guardando il quadro internazionale, la tassazione sulle rendite finanziarie in Italia è in linea con quella di molti altri paesi europei come Germania, Francia e Regno Unito, che spesso impongono oneri fiscali persino più elevati. 

In questo contesto, il principio del "male minore" diventa fondamentale: la tassazione italiana sulle rendite finanziarie, pur non essendo la migliore, è comunque meno onerosa rispetto ad altre forme di tassazione presenti nel Paese, come quelle su redditi da lavoro o immobili.

Tassazione sulle rendite finanziarie tra i vari paesi

Questo dato è molto importante per un motivo: capire se hai bisogno o meno di una rendita.

  1. Per chi ha necessità di una rendita, incassare un flusso di cassa da dividendi e/o da cedole, sa che in altri Paesi la situazione è peggiore lato tassazione.

  2. Chi non ha estrema urgenza di una rendita, perché ha già un'entrata che gli permette di pagare le uscite (il proprio tenore di vita) allora considerare le tasse è un modo efficace per preferire altri tipi di investimenti.

Ed è per questo motivo che bisogna capire bene se è giusto incassare una rendita, oppure si è ancora in quella fase della vita che chiamiamo "accumulazione".

Se vuoi approfondire, in questo articolo abbiamo parlato delle tasse sugli investimenti.

  1. Chi dovrebbe investire con l’obiettivo di incassare cedole e dividendi: Accumulo vs Rendita

L'investimento finalizzato a incassare cedole e dividendi è una strategia molto apprezzata da chi cerca una rendita.

Tuttavia, non tutti gli investitori dovrebbero adottare questa strategia

La scelta tra incassare cedole e dividendi o reinvestirli dipende infatti dalla fase della vita in cui ci si trova e dagli obiettivi finanziari individuali. 

Chi si trova ancora in fase di accumulo di capitale dovrebbe riflettere attentamente su quale sia l’approccio migliore per massimizzare i propri rendimenti nel lungo termine.

L'essenza del pragmatismo finanziario risiede nel prendere decisioni informate e consapevoli. 

Se ti trovi nella fase di accumulazione della tua vita finanziaria, è fondamentale valutare attentamente le implicazioni fiscali delle tue scelte d'investimento. 

Ad esempio, incassare cedole e dividendi può sembrare una scelta interessante per chi desidera una rendita immediata, ma potrebbe non essere la soluzione ottimale se sei ancora in fase di costruzione del tuo patrimonio.

Reinvestire i proventi invece di incassarli non solo ti permette di evitare l'immediata tassazione sui dividendi, ma ti consente anche di sfruttare il potere dell’interesse composto, facendo crescere il tuo capitale in modo esponenziale nel tempo. 

Incassando le cedole e i dividendi per poi lasciarli sul conto corrente, rischi di perdere l'opportunità di far lavorare quei soldi per te, oltre a subire l’erosione del potere d’acquisto dovuta all’inflazione.

La teoria del "lifecycle" discute proprio di come le strategie di investimento dovrebbero evolversi nel tempo, adattandosi alle diverse fasi della vita di un individuo, dalle prime fasi di accumulo fino alla fase di rendita.

Gestione del patrimonio in base all'età

Durante la fase di accumulo il focus dovrebbe essere sulla crescita del capitale piuttosto che sulla generazione di rendite immediate.

Questo perché, in questa fase, il tempo è dalla tua parte: più lungo è l'orizzonte temporale, maggiore è il potenziale per il rendimento composto di agire come un potente moltiplicatore del tuo capitale

Incassare cedole e dividendi durante la fase di accumulo può sembrare attraente, specialmente dal punto di vista psicologico, perché offre la rassicurazione di avere liquidità immediata a disposizione. 

Tuttavia, lasciare questi proventi sul conto corrente è finanziariamente scorretto se l'obiettivo è la crescita del capitale. 

In sintesi, durante la fase di accumulo, l'obiettivo principale dovrebbe essere quello di massimizzare il capitale attraverso strategie di investimento che riducano l'impatto fiscale e sfruttino il rendimento composto. 

Strategie di investimento in base all'età

Solo una volta raggiunta la fase di rendita, ha senso modificare la strategia per incassare cedole e dividendi, utilizzando il capitale accumulato per garantire una rendita stabile nel tempo.

Comprendere e applicare i principi della finanza personale permette di ottimizzare le strategie di investimento in ogni fase della vita, assicurando una gestione finanziaria efficace e mirata agli obiettivi di lungo termine. 

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