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etf o azioni
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Investire

16 ott 2024

Azioni o ETF? Scopri come Far Crescere i Tuoi Investimenti!

Gli investitori, soprattutto all’inizio della loro carriera finanziaria, sono pieni di “grandi” domande e dubbi.

Domande alle quali trovare le risposte giuste sembra più difficile di risolvere un cubo di Rubik.

Una delle domande che gli investitori si fanno più spesso è: “Dove conviene investire oggi: in azioni singole o ETF?”.

Approcciamo la risposta a questa grande domanda in modo graduale all’interno di questa guida che ti farà capire non solo in cosa differiscono ETF ed Azioni, ma ti spiegherà anche come e quanto investire in ETF o Azioni. 

Azioni ed ETF: in cosa si somigliano? 

Investire i ETF o azioni singole sembra un’alternativa netta, che non lascia spazio a nessuna sfumatura di grigio.

O investi in azioni oppure investi in ETF, nessuna via di mezzo, due cose completamente diverse.

Azioni ed ETF sembrano a prima vista come l’olio e l’acqua”, due sostanze che non si mischiano e che rimangono perfettamente distinte e separate fra loro.

In realtà non è così. Azioni ed ETF sono più come il latte e il caffè”, ovvero miscelabili a piacimento in diverse percentuali. Per spiegare meglio cosa intendo, vediamo un attimo la loro definizione. 

Le azioni rappresentano un pezzetto di proprietà delle aziende che le emettono e la cui compravendita avviene all’interno del mercato azionario (in senso largo, la Borsa valori). 

Vendere azioni a mercato consente ad un’azienda di ottenere liquidità e finanziamenti utili a migliorare ed espandere il proprio business. E’ quindi una delle forme di finanziamento principali oltre al credito per l’azienda.

Acquistare azioni, invece, consente agli investitori di diventare proprietari di un pezzetto di quell’azienda e godere di certi benefici, in particolare quello economico di ricevere dividendi e di guadagnare dall’aumento del valore delle azioni, ovviamente sostenendo anche il “rischio d’impresa” che il loro prezzo possa scendere.

Le azioni sono solo una delle asset class (le classi di investimento su cui sono investiti tutti i soldi del mondo) esistenti, affiancandosi ad obbligazioni, materie prime e liquidità/monetario. 

Gli ETF, invece, sono formalmente dei fondi comuni di investimento che vengono scambiati in Borsa come un’azione, il cui scopo principale è replicare la performance (e quindi il rendimento) di un determinato indice di mercato (come ad esempio il famoso S&P500, il Nasdaq o il piccolo FTSE MIB italiano). 

Immaginati gli ETF come dei contenitori all’interno dei quali puoi trovare strumenti finanziari e asset class diverse.

Ci sono, infatti, ETF che contengono al loro interno obbligazioni, altri che contengono strumenti del mercato monetario a breve termine e altri ancora che investono proprio in azioni.

Infine, ci sono anche degli ETF che investono in un mix di azioni ed obbligazioni contemporaneamente

Con un ETF azionario stai proprio investendo in azioni perché il gestore dell’ETF per replicare la performance di un indice azionario andrà in Borsa ad acquistare le azioni singole che compongono quel determinato indice.

Azioni ed ETF: le differenze

Al di là delle differenze tecniche legate alla struttura giuridica di un’azione o di un ETF, ciò che ti interessa sapere è che azioni ed ETF differiscono tra loro nel grado di rischio.

Questo rischio ha due componenti: la volatilità che devi sopportare e la concentrazione dell’investimento. 

Facciamo un esempio pratico.

Che differenza c’è tra investire in azioni Tesla ed investire nell’ETF iShares Core MSCI World?

Per quanto riguarda la volatilità, ovvero le oscillazioni di prezzo, le singole azioni fanno in genere movimenti molto più ampi di quelli che può fare un ETF (chiaramente non tutte le azioni sono uguali, così come non tutti gli ETF sono uguali).

Prendiamo Tesla, ad esempio, uno dei più grandi produttori di veicoli elettrici. In basso puoi vedere la performance giornaliera del titolo durante due settimane casuali dell’anno. 

Variazione del titolo Tesla a livello giornaliero

Variazioni giornaliere che vanno dal -8,45% al +7,36%. 

Ora invece guardiamo come si è mosso l’ETF iShares Core MSCI World - un ETF che replica l’andamento di oltre 1.400 titoli azionari in 23 paesi sviluppati di tutto il mondo nello stesso esatto periodo di riferimento. 

Variazione ETF iShares Core MSCI World a livello giornaliero

Le oscillazioni di prezzo giornaliere ci sono comunque, ma sono decisamente più morbide, intorno all’1% giornaliero.

Questo significa che una singola azione può potenzialmente guadagnare (e perdere) molto di più di un ETF. 

La singola azione premia il fatto che ti assumi un rischio specifico (stai investendo su una singola azienda, che lavora in uno specifico settore, in un singolo Paese, fa affari in una determinata valuta etc). Di fatto è il rischio di business insito in ogni attività imprenditoriale. 

Insomma, la singola azione è un investimento molto più concentrato rispetto ad un ETF azionario ben diversificato che investe nelle principali aziende quotate di tutto il mondo. 

Comprando un’azione singola o un pool di azioni singole potrebbe andarti benissimo e farti guadagnare un sacco di soldi, ma potrebbe anche andarti male e farti finire con un investimento dimezzato o peggio. 

Tra queste due alternative, c’è poi anche una via di mezzo: potrebbe farti guadagnare qualcosa, ma meno rispetto a quello che avresti potuto guadagnare investendo in un ETF più diversificato.

E per guadagnare di meno ti saresti preso del rischio in più. Il rischio che Tesla (o qualunque altra azione singola) come azienda potesse fallire.

Questo è un rischio che gli ETF ben diversificati non corrono, semplicemente perché per fallire un ETF azionario dovrebbero fallire nello stesso momento tutte le aziende che compongono l’indice replicato dall’ETF.

Praticamente impossibile, e qualora succedesse, i tuoi investimenti sarebbero proprio l’ultimo problema di cui dovresti preoccuparti. 

Questo significa che oggi non si dovrebbe più investire in azioni singole? 

Assolutamente no, azioni ed ETF non si escludono necessariamente a vicenda. Le azioni non sono meglio o peggio degli ETF in termini assoluti, semplicemente rispondono a esigenze diverse.

Come investire in azioni

Abbiamo finora visto che le azioni singole sono strutturalmente più rischiose (e potenzialmente anche più redditizie) di un ETF. 

A questo punto, però, potrebbe esserti rimasto un dubbio:“ma io non posso provare a scegliere solo le azioni migliori? Con quelle potrei fare un sacco di soldi”.

Un dubbio legittimo, visto che per definizione se il rendimento degli ETF è un medione di tutti i componenti di un indice, possedere solo quelli migliori ti farebbe guadagnare di più.

Se questo suona facile in teoria, in pratica è tutto un altro discorso.

Individuare le azioni più performanti è difficilissimo.

Pochissimi investitori professionisti ce la fanno.

Non è un caso che di Warren Buffett ce ne sia solo uno e il suo erede di fatto non esista. E la ragione è semplice: molte delle azioni che compongono gli indici non hanno rendimenti entusiasmanti.

Solo il 20% delle azioni che compongono un indice ottengono un rendimento più alto di quello del loro indice di riferimento, trainandolo al rialzo. Tutte le altre hanno ottenuto performance inferiori o sono fallite. 

Il problema è che è impossibile sapere prima se una determinata azione rientrerà o meno in quel campione di azioni di un indice che riuscirà a far meglio dell’indice nel suo complesso. 

Ergo, quando compri un’azione singola hai 4 possibilità su 5 di fare peggio rispetto a comprarti un noioso ETF ben diversificato.

Numeri non incoraggianti e che non vorrei mai avere come base per il mio piano di investimenti di lungo periodo.

Ecco perché se vuoi comunque investire in azioni singole bisognerebbe limitare questi investimenti ad una percentuale massima del 10/15% del proprio patrimonio finanziario. 

In questo modo lasci aperta la possibilità di cercare di “battere il mercato”, ma hai anche acquistato la serenità di sapere che se le cose non andranno come avevi preventivato, comunque dormirai sonni tranquilli proprio perché hai investito in azioni singole quella frazione del tuo capitale che ti puoi permettere di veder oscillare o di perdere completamente.

Quanto investire in ETF  

La stragrande maggioranza del tuo denaro (85/90%), invece, andrebbe investita in ETF adeguatamente diversificati.

Proprio perché gli ETF eliminano alla radice il rischio specifico legato all’andamento di una singola azienda, un singolo paese, un singolo settore produttivo. 

La diversificazione offerta dagli ETF ci protegge dalla nostra ignoranza.

Qui la parola ignoranza non ha una connotazione negativa, ma significa solo la non conoscenza di cosa ci riserverà il futuro o cosa succederà sui mercati finanziari nel futuro. 

Nessuno infatti può prevedere l’andamento futuro della Borsa.

Chi dice il contrario sta mentendo sapendo di mentire oppure è un folle sconclusionato. 

Gli ETF sono gli strumenti più efficienti per un piccolo investitore che investe i suoi sudati risparmi semplicemente perché gli ETF non fanno nessuna previsione, si limitano a replicare l’andamento di un determinato mercato, nel bene e nel male. 

Ciò non significa che siano strumenti finanziari magici, ma solo strumenti più efficienti in termini di costo e performance rispetto alla miriade di prodotti a gestione attiva che l’industria finanziaria cerca continuamente di venderti.

Infatti, i costi (anche se non azzerati) sono minimi (quindi non hanno un impatto importante sulla performance dello strumento) e i rendimenti storicamente risultano essere migliori di quelli ottenuti dalla maggior parte dei professionisti, i quali nel lungo periodo faticano a battere il mercato.

Secondo gli ultimi dati del report SPIVA (S&P Indices Versus Active), più del 97% dei fondi azionari globali - quei fondi che investono in azioni e sono gestiti da analisti professionisti -  hanno sottoperformato il loro indice di riferimento negli ultimi 10 anni (percentuale che raggiunge addirittura il 90% se si considera l’arco temporale di 15 anni).

performance dei principali fondi negli ultimi 10 anni

Fai attenzione però a chi fa discorsi troppo semplicistici del tipo: “Compra ETF e sei a posto per sempre” o “Fai un piano di accumulo in ETF e investi per il lungo termine e sei a posto per sempre”.

Comprare ETF a casaccio è altrettanto rischioso che improvvisarti il nuovo Warren Buffett. 

In primis, perché esistono centinaia di ETF disponibili sul mercato (azionari, obbligazionari, a distribuzione, ad accumulazione, a replica fisica, a replica sintetica, a cambio coperto, a leva).

E poi la verità è che c’è tutta una serie di decisioni che come investitore consapevole devi prendere ben prima di scegliere i prodotti finanziari su cui investire. 

Assicurazioni, risparmio, budget familiare, obiettivi di investimento.

Queste sono le decisioni su cui riflettere e su cui costruire la tua strategia.

Decisioni importanti che nessuno meglio di te può prendere in modo corretto, ovvero nel modo più adeguato alla tua personale situazione.

Se vuoi scoprire come prendere decisioni migliori sui tuoi soldi, anche per quanto riguarda i migliori prodotti finanziari per raggiungere i tuoi obiettivi, ti invito ad iscriverti alla nostra newsletter gratuita

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