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Pensioni
11 lug 2024
Pianificazione della Pensione per Genitori: Garantire il Futuro
In un contesto economico in continua evoluzione, pianificare con cura la propria pensione è diventato fondamentale.
Comprendere il funzionamento del sistema pensionistico attuale è fondamentale per pianificare il futuro, garantendo una pensione adeguata per te e la tua famiglia.
Questo articolo fornisce una guida pratica e dettagliata su come integrare e ottimizzare la tua pensione, assicurandoti un futuro finanziariamente sereno.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
Come funziona oggi la pensione
Perché devi iniziare oggi a integrare la tua pensione
Come deve cambiare il tuo concetto di "pensione"
Come integrare la tua pensione
1. Come funziona oggi la pensione
“Andare in pensione” è un concetto estremamente moderno: prima degli ultimi due secoli non esisteva nulla di simile; non si andava mai in pensione, si lavorava generalmente tutta la vita, dalla tenera età alla vecchiaia più avanzata.
Oggi la pensione è un pilastro di tutti gli Stati moderni, una buona parte della spesa pubblica serve proprio a finanziare il pagamento delle pensioni.
Possiamo distinguere le modalità di gestione della previdenza pubblica in due grandi categorie: il sistema a ripartizione e il sistema ad accumulazione.
Sistema a ripartizione: I contributi versati oggi dai lavoratori vengono utilizzati per finanziare le pensioni attuali, secondo un principio di "patto generazionale". In altre parole, chi versa i contributi oggi confida nel fatto che, quando sarà il suo turno di andare in pensione, i contributi delle generazioni future finanzieranno la sua pensione.
Sistema ad accumulazione: I contributi pensionistici di ogni singolo contribuente vengono accumulati e investiti durante l’intera vita lavorativa. Al momento del pensionamento, l'importo della pensione dipenderà dai contributi versati e dai rendimenti ottenuti dagli investimenti effettuati.
La previdenza pubblica italiana si basa su un modello a ripartizione: in un sistema come quello italiano, quindi, i contributi che stai versando oggi vanno direttamente a pagare le pensioni di chi è in pensione oggi.
In realtà non è esattamente così: infatti, già oggi i versamenti contributivi non bastano per erogare tutte le pensioni, e un 20/30% delle pensioni è coperto dalla fiscalità generale (cioè dal debito pubblico), e questa proporzione sta continuando a crescere nel tempo.
Questo dovrebbe già aiutarti a capire un aspetto importante che tratteremo fra poco, ossia quello della sostenibilità delle pensioni.
Infatti, siccome già oggi è difficile coprire questa spesa in costante in aumento, le pensioni stanno progressivamente diminuendo rispetto ai redditi
Pertanto un tema che diventerà sempre più importante per la serenità economica delle famiglie italiane è quello della previdenza complementare, ossia una parte di investimenti aggiuntivi con finalizzati a integrare e aumentare la pensione.
In Italia principalmente il ruolo della previdenza complementare è affidato ai fondi pensione, ma come vedremo a breve, la vera risorsa in più di un risparmiatore consapevole sarà l’investimento in autonomia.
2. Perché devi iniziare oggi a integrare la tua pensione
Per chi ha iniziato a lavorare in questi anni, le previsioni più recenti parlano di pensione all’età di 71 anni e con una frazione rispetto all’ultimo reddito.
Quindi sicuramente se sei molto giovane questa dovrebbe essere una tua significativa preoccupazione.
Ma anche e soprattutto se sei un genitore, e uno dei tuoi obiettivi è quello di creare una rendita per supportare i tuoi figli, dovrai preoccuparti di avere un assegno sostanzioso al momento del ritiro lavorativo.
Infatti, che tu sia più o meno giovane, è probabile che il tasso di sostituzione della tua pensione sarà in ogni caso molto basso.
Cosa si intende con questo termine?
Il tasso di sostituzione è il rapporto tra la tua pensione (prevista) e il tuo ultimo reddito attuale.
Se ad esempio il tuo tasso di sostituzione stimato è dell’80% e il tuo ultimo reddito è di 2.000€, vuol dire che l’assegno pensionistico previsto sarà di 1.600€ al mese.
All’interno di Plannix è presente un calcolatore che va a stimare questo dato sulla base dei tuoi dati contributivi, come vedi di seguito.
Se il tasso di sostituzione previsto è basso, allora ci sarà un vuoto importante da colmare rispetto al tuo reddito attuale quando andrai in pensione.
Questo scenario è purtroppo molto probabile, vista l’evidente insostenibilità dei sistemi pensionistici.
Sicuramente la previdenza integrativa “tradizionale” (fondi pensione) può in parte aiutare.
Ma l’investimento in autonomia ha dei vantaggi difficilmente replicabili.
Per capire come investire a dovere per questa finalità, però, occorre abbandonare l’idea classica di “pensione”.
3. Come deve cambiare il tuo concetto di "pensione"
Come anticipato, non solo l'idea della pensione è relativamente recente, ma sta anche già mostrando segni di difficoltà dopo alcuni decenni "da sogno".
L'epoca d'oro in cui le pensioni statali garantivano tranquillità per tutti, è finita.
Non è disfattismo, ma un dato di fatto: la popolazione mediamente sta invecchiando, si fanno meno figli.
Un sistema che continua a basarsi sempre di più sui “nuovi entrati” nel mercato del lavoro per continuare a sopravvivere diventerà sempre meno sostenibile.
Quindi, pensare di ricevere una pensione congrua ad un’età accettabile, oggi sta diventando una chimera.
Per fortuna, non tutto è perduto.
Un modo efficace per occuparsi di questo aspetto è quello di slegarsi dall’idea di pensione classica, per passare ad un’idea più ambiziosa, ossia quella di “rendita”.
Infatti, andare in pensione è uno dei modi possibili per vivere di rendita, di fatto, ma non l’unico.
Prima di approfondire questo aspetto, sgomberiamo il campo da un falso mito importante: non esistono le rendite passive.
Infatti, una rendita richiede sempre delle risorse: finanziarie, aziendali, immobiliari, intellettuali (pensa ad esempio a royalties e diritti d’autore).
In questo caso prendiamo in considerazione le risorse finanziarie, e arriviamo alla fatidica domanda: quanto capitale è necessario per vivere di rendita?
Un milione di euro? Tre milioni di euro?
Dipende.
Anche in questo caso, Plannix è un ottimo supporto che ti consente di calcolare il capitale necessario per una certa rendita.
Basta infatti inserire le tue spese previste e il rendimento che vorresti ottenere dai tuoi investimenti per stimare quanto capitale avresti bisogno per vivere interamente di rendita.
È vero, oggi pensare a cifre simili potrebbe sembrarti particolarmente ambizioso e irraggiungibile, ma non devi sottovalutare l’impatto del tempo e dell’interesse composto se inizi a pianificare e investire oggi.
Considera poi che potresti anche puntare ad una rendita parziale, con un capitale più ridotto, ma che ti consenta di coprire una parte di spese essenziali e dedicare più liberamente altro capitale al resto, per te e per i tuoi figli.
Anche un risparmio ordinario, se investito adeguatamente e con costanza su orizzonti particolarmente lunghi, può portare a cifre considerevoli.
4. Come integrare la tua pensione
Nessun genitore vorrebbe pesare economicamente sulle spalle dei propri figli, perciò è fondamentale oggi assicurarsi un futuro finanziario sereno.
Vediamo allora alcuni passaggi concreti per integrare la tua pensione.
Stima l’importo e il tasso di sostituzione della tua pensione
Oltre al calcolatore di Plannix, puoi richiedere il tuo estratto conto contributivo all’INPS per aiutarti ad effettuare una proiezione.
Se mancano ancora molti anni alla pensione queste stime potrebbero essere poco realistiche, quindi il consiglio è quello di essere conservativi, a costo di essere pessimisti, in relazione all’assegno previsto.
Se poi la situazione dovesse essere migliore di quella preventivata, tanto di guadagnato; ma è importante preoccuparsi anche del “worst case scenario”, ovvero il peggiore dei casi.
In questo modo, sarai sicuro che i capitali posti come obiettivo saranno sufficienti a coprire l’integrazione della tua pensione in ogni caso.
2. Valuta l'apporto della previdenza integrativa
Come abbiamo visto in precedenza, questa misura da sola non sarà risolutiva, ma può rappresentare un supporto significativo in determinate circostanze, come redditi elevati per benefici fiscali sostanziali o avvicinamento all'età pensionabile.
Se poi hai la possibilità di accedere a un fondo di categoria con il tuo lavoro, anche quella può essere una buona opzione: infatti i fondi di categoria tendono ad avere costi ridotti rispetto alle controparti aperte e quindi a garantire buone possibilità di rendimento.
Decidi quando vorresti iniziare a vivere di rendita
Se ad esempio hai dei figli piccoli o piccolissimi, la loro maggiore età o il momento dell’inizio degli studi universitari potrebbero essere una buona soglia di riferimento, visto che saranno fasi condizionate da spese importanti per dare loro supporto, negli studi o per iniziative personali.
Quindi, specialmente se oggi hai dei figli molto piccoli o appena nati, raggiungere un capitale considerevole tra 15/20 anni è un ottimo obiettivo da porti.
Gli investimenti in autonomia inoltre ti garantiranno maggiore flessibilità, perché non sono vincolati a un’età ben precisa, ma ti consentiranno di scegliere orizzonti sulla base delle tue esigenze e delle tue possibilità economiche.
Inoltre, ti consentiranno di cambiare piani in corso d’opera se necessario: dopo una nuova scelta dei figli, dopo un’entrata imprevista, la vendita di un immobile o qualsiasi altro evento rilevante per la tua vita finanziaria.
Cosa che non è possibile con la previdenza integrativa, visto che il denaro è di fatto “bloccato” fino al raggiungimento dell’età anagrafica pensionabile.
Stima l'importo che ti occorrerà in futuro per vivere di rendita
Una volta capito l’importo della tua pensione futura, ti sarà sufficiente sottrarlo a quanto spendi in media su base mensile.
Ad esempio, se il tuo reddito è di 3.000€, ma l’importo del tuo assegno pensionistico sarà di soli 1.600€ e per vivere spendi 2.500€ al mese in media, questo significa che il tuo cosiddetto gap previdenziale sarà di 900€ al mese, cioè 10.800€ all’anno.
Ora non dovrai fare altro che dividere questo importo annuo per il rendimento che potresti ottenere da un investimento a rendita (il consiglio è di fare il calcolo utilizzando un rendimento conservativo come ad esempio il 3%).
Quindi, 10.800€ / 3% = 360.000€.
In questo caso specifico ti occorrerebbero 360.000€ per continuare a sostenere il tuo stile di vita investendo e mettendo a rendita i tuoi capitali.
Ciò significa che oggi dovresti pianificare il tuo risparmio e i tuoi investimenti in modo tale da massimizzare le probabilità di raggiungere un capitale di questo tipo.
Non sai da dove iniziare nel pianificare la tua vita finanziaria?
In questa guida gratuita trovi tutte le informazioni che ti servono per capire come costruire il tuo piano finanziario e investire al meglio così da garantire un futuro finanziario migliore a te in primis, e di conseguenza anche ai tuoi figli: https://www.plannix.co/guide/investimento-figli
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