Investire i propri risparmi è una delle decisioni più importanti che una persona possa prendere per garantirsi solidità finanziaria nel lungo termine.

Limitarsi a risparmiare non basta: lasciare i soldi fermi in un conto corrente significa vederli perdere valore a causa dell’inflazione, rendendo vani gli sforzi fatti per accumularli.

In questo articolo vedremo come investire con consapevolezza e quali strategie adottare per massimizzare il potenziale dei tuoi risparmi, trasformandoli in un motore per raggiungere traguardi ambiziosi e proteggere il tuo capitale nel tempo.

Cosa serve per iniziare ad investire?

Per poter investire in modo efficace, è fondamentale avere un flusso di risparmio costante.

Questo significa che prima di pensare agli investimenti, è necessario creare delle abitudini finanziarie che ti permettano di mettere da parte una parte del tuo reddito regolarmente.

La tua capacità di risparmio dovrebbe essere progressiva rispetto al reddito.

Questo significa che, all’aumentare delle entrate, deve aumentare la percentuale del tuo risparmio. 

Ad esempio, con un reddito medio magari risparmierai il 15%, ma se hai un reddito elevato, sarebbe utile risparmiare anche il 30% e oltre. 

Ci sono vari aspetti che potrebbero influenzare queste percentuali (la presenza di figli, il tenore di vita, la stabilità finanziaria complessiva), ma in linea di massima riuscire a risparmiare almeno il 10/15% delle proprie entrate mensili è un buon punto di partenza.

Questa scelta ti porterà ad avere un flusso in entrata regolare e prevedibile. 

Se hai entrate irregolari (sei un libero professionista, ad esempio), cerca di calcolare una media abbastanza rappresentativa delle tue entrate e utilizza quella come riferimento per il calcolo del risparmio. 

Non è obbligatorio risparmiare la stessa cifra ogni mese, ma è sicuramente un aiuto importante per mantenere la rotta e avere un riferimento chiaro sulle risorse a disposizione.

Investimenti tramite Piani di Accumulo Capitale

Una volta generato del risparmio ricorrente, la risorsa vincente per investirlo è semplice: un Piano di Accumulo (noto in genere come PAC, Piano di Accumulo Capitale). 

Infatti, il miglior modo per investire un risparmio regolare è quello di impostare un piano ricorrente, possibilmente automatico, che investa tutti i mesi in uno o più prodotti finanziari adeguatamente scelti (in genere azionari). 

Questa strategia porta con sé numerosi vantaggi: 

• Bastano piccole cifre: puoi iniziare anche con importi ridotti, visto che le principali piattaforme hanno costi di transazione ridotti o nulli, e spesso agevolati per i PAC; quindi, la barriera all’ingresso è molto bassa. 

• Diversifica da un punto di vista temporale: acquistando ogni mese, vai a minimizzare il rischio legato a un tempismo sfavorevole investendo nel momento “sfortunato” (poco prima di un ribasso importante). Anzi, acquistare in modo ricorrente ti consente di beneficiare dei ribassi, continuando con il tuo piano.  

• È ottimo per il lungo termine: alimentare un investimento con un risparmio ricorrente fa sì che, nel corso degli anni, anche senza cifre enormi in partenza, sia possibile accumulare capitali consistenti. 

Quella del PAC è è un’ottima soluzione per i giovani investitori, soprattutto perché permette di iniziare con piccoli importi.

Questo è ideale per chi non ha un capitale iniziale elevato e vuole comunque approcciare al mondo degli investimenti.

Inoltre, più si è giovani e più tempo si avrà a disposizione per continuare ad investire.

Certo, è impossibile promettere miracoli: se il risparmio di partenza è ridotto, per raggiungere capitali interessanti servirà molto tempo, non ci sono scorciatoie. 

Ma è comunque un punto di partenza, da cui poi crescere andando ad aumentare il risparmio nel tempo. 

Oltre al tempo, un altro aspetto importante da considerare è quello del rischio: infatti, per ottenere risultati interessanti da un piccolo risparmio ricorrente serviranno buoni rendimenti, che passano necessariamente dal prendersi un grado di rischio più elevato. 

Non preoccuparti, con “rischio” non intendiamo niente di particolare ed esotico: semplicemente dovrai esporti a sufficienza al mercato azionario, preferibilmente con ETF ben diversificati.

Infatti, il mercato azionario è l’unico che nel lungo termine riesce a fornire risultati veramente significativi per l’accumulo di capitale.

In media ha infatti reso il 7-8% annuo nel lungo termine, in termini reali (cioè al netto dell’inflazione).

So che possono sembrarti numeri elevati e “troppo belli” per essere veri, ma naturalmente non è un risultato garantito.

È un rendimento che passa per importanti ribassi di breve termine e un’elevata volatilità, quindi dovrai avere un buon grado di pazienza per raccogliere questi frutti.

Consigli per iniziare ad investire

Fatte queste doverose premesse su costanza e pazienza necessarie, comunque, un piano finanziario di partenza per investire piccoli risparmi non sarà più complesso di così: 

• Assicurati di avere un cassetto delle emergenze sufficiente come cuscinetto prima di partire 
  
  

• Accantona il tuo risparmio ricorrente mensile (almeno il 10% delle tue entrate)
  
  

• Dedica questo risparmio a un piano di accumulo su ETF azionario ben diversificato 

Certo, non è un piano particolarmente sofisticato, ma è un buon punto di partenza se vuoi raggiungere obiettivi ambiziosi nel lungo termine. 

Sicuramente potrà migliorare nel tempo, specialmente con un apporto crescente del risparmio col passare dei mesi e degli anni, ma soprattutto se sei alle prime armi è il modo migliore per partire. 

Fino ad ora abbiamo considerato soltanto il caso di avere a disposizione esclusivamente il risparmio.

In molte situazioni, però, non sarà così, e oltre al risparmio potresti avere anche un capitale di partenza da dedicare all’investimento, più o meno elevato. 

Avere sia capitale che risparmio da investire è la situazione ottimale.

Sono due risorse complementari.

Potresti però pensare che se hai un capitale iniziale, allora il risparmio sia abbastanza superfluo.

La risposta a questa considerazione è un categorico no: se da un lato è vero che si può partire solo con il risparmio senza un capitale iniziale, il viceversa è decisamente più complicato. 

Infatti, specialmente per un obiettivo di lungo termine, è molto più importante contribuire col risparmio ricorrente che accontentarsi del capitale messo all’inizio. 

Nel lungo termine, investire il 10% del proprio risparmio con un rendimento dell’1% (bassissimo) ha dei risultati molto superiori rispetto ad investire l’1% del risparmio con un rendimento del 10% (fuori dalla portata di ogni investitore). 

La potenza del risparmio nel lungo termine lo rende un asset imprescindibile per alimentare il tuo piano di investimenti. 

Quindi, investire i risparmi non è soltanto il punto di partenza per chi ha pochi soldi da parte, ma anche un supporto fondamentale agli investimenti già avviati o per chi ha un patrimonio più consistente. 

Per questo motivo, qualsiasi sia la tua situazione di investimento attuale, se sei in una fase di accumulo del capitale, generare del risparmio ricorrente deve essere una necessità, che tu sia alle prime armi o un professionista con un patrimonio consolidato. 

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