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Investire
2 lug 2024
Strategie efficaci per ottimizzare il proprio Portafoglio
Ottimizzare il Tuo Portafoglio: Strategie per Ridurre i Costi dei Prodotti Finanziari
Nel settore degli investimenti, i costi sono una funzione inversa del rendimento.
Più sono alti i costi dei tuoi investimenti e minore sarà il guadagno che ti porterai a casa.
E poiché nessuno è in grado di prevedere il rendimento futuro di un investimento, nessuno ti può garantire che pagando di più per uno strumento finanziario otterrai un rendimento maggiore.
Questo è anche uno dei motivi per cui non troverai mai un investimento sicuro al 100% e redditizio.
In questo articolo, esploreremo strategie efficaci per gestire al meglio il tuo portafoglio, riducendo i costi e migliorando la performance complessiva.
Ecco i punti che approfondiremo:
Perché è importante ridurre i costi degli investimenti
Come verificare i costi nascosti dei tuoi investimenti
Come ridurre i costi degli investimenti
Come ottimizzare il tuo portafoglio di investimento
1. Perché è importante ridurre i costi degli investimenti
Ridurre i costi degli investimenti è cruciale per massimizzare i rendimenti nel lungo termine.
Ogni euro speso in commissioni riduce il capitale investito, compromettendo la crescita del portafoglio.
La riduzione dei costi dei prodotti finanziari ha un impatto positivo crescente nel tempo, grazie all'effetto dell'interesse composto.
Costi più bassi consentono di reinvestire una maggiore percentuale del proprio capitale, accelerando il processo di accumulo del patrimonio.
Anche una riduzione del costo annuale dell'1% può portare a differenze sostanziali nel rendimento complessivo di un portafoglio nel corso di decenni.
Immaginiamo due amici, Marco e Caterina, entrambi con il sogno di costruire un futuro finanziario solido.
Entrambi decidono di investire 50.000 euro, ma scelgono strade diverse.
Marco opta per un fondo di investimento a gestione attiva con un costo annuale del 3%
Caterina sceglie un ETF a gestione passiva con un costo annuale dello 0,2%.
Dopo 15 anni, si incontrano per confrontare i loro risultati.
Marco scopre che il suo investimento è cresciuto fino ad arrivare a circa 96.764 euro.
Dati:
50.000€ iniziali
Anni di investimento: 15
Rendimento atteso: 7,5% - 3% (commissioni del fondo)
È soddisfatto del rendimento, fino a quando non sente la storia di Caterina.
Con il suo portafoglio di ETF a basso costo, Caterina ha visto il suo investimento crescere fino a circa 144.000 euro.
La differenza di quasi 50.000€ euro fa riflettere Marco sull'importanza dei costi di gestione.
La storia di Marco e Caterina non è unica; è una realtà comune a molti investitori che sottovalutano l'impatto dei costi dei prodotti finanziari.
Ma si può (e si deve) fare qualcosa se si è nella situazione di Marco.
In questo grafico ne abbiamo l’esempio:
Immagina tre situazioni diverse:
Una situazione ideale, con un controvalore investito di 100.000€ e un costo del portafoglio dello 0,2% (linea più chiara)
Una situazione decisamente peggiore, con un controvalore investito di 100.000€ e un costo del portafoglio del 3% (linea più scura)
Una situazione in partenza peggiore, ma poi ottimizzata, con un controvalore investito di 100.000€ e un costo del portafoglio per i primi 5 anni del 3%, per poi passare allo 0,2% (linea azzurra intermedia)
Guardiamo dove sono arrivati i tre scenari:
Chi ha scelto, già in partenza, il portafoglio ideale (allo 0,2% di costi) ha un controvalore finale di 268.000€
Chi è partito col portafoglio al 3% di commissioni - senza mai cambiare - ha ottenuto un controvalore finale di 180.000€
Menzione d’onore per il portafoglio partito male, ma poi reso più efficiente, con un controvalore finale di quasi 235.000€
2. Come Verificare i Costi Nascosti dei Tuoi Investimenti
È fondamentale identificare tutti i costi associati ai tuoi investimenti, inclusi quelli nascosti.
Questi possono includere commissioni di gestione, costi di transazione, spese amministrative e costi di consulenza.
(Puoi scoprire di più sull'argomento in questo articolo di blog)
Ma come fare a verificarli?
1. Morningstar
Se vuoi scavare a fondo nei tuoi investimenti, puoi utilizzare il portale messo a disposizione da Morningstar.
Inserendo il nome, o meglio ancora l’ISIN del fondo, avrai il dato sulle spese correnti - in pratica i costi di gestione annua del fondo - e su eventuali costi di entrata o uscita.
È comodo, ma non completo.
Un secondo strumento che puoi utilizzare è il tool Plannix di Analisi dei costi.
2. Plannix - Tool di analisi dei costi
Perché è più completo rispetto a Morningstar?
Perché ha il vantaggio di mostrare il dato aggregato.
In Plannix puoi trovare una tabella dei singoli investimenti finanziari a cui è associata una valutazione relativa al suo costo.
In questo modo puoi subito individuare quali sono gli investimenti più costosi (e quindi quelli che ti offriranno in futuro un rendimento minore, con buona probabilità).
Se hai tanti investimenti, c’è una tabella apposita che individua quelli più costosi.
E’ da questi che dovresti iniziare per ristrutturare il tuo patrimonio finanziario e tagliare i rami secchi.
Ora potrebbe capitare che una voce di costo espressa in percentuale o in valore assoluto ti dica poco.
Per ogni asset, Plannix ti fornisce una valutazione dettagliata sul suo costo.
Tuttavia per analizzare e valutare qualcosa c’è sempre bisogno di un punto di riferimento che faccia da metro di paragone.
Questo lo trovi in “situazione generale”, dove i costi che sostieni per investire vengono confrontati sia con il costo medio dei portafogli modello Plannix, pari allo 0,19% su base annua (ossia 190€ euro all’anno su 100.000€ investiti), sia con il costo medio pagato dall'investitore tipico italiano che si affida alla "consulenza" bancaria, che ammonta all'1,87% secondo i dati ESMA 2023.
Dove ti collochi tu? A metà strada tra Plannix e la media italiana? Oppure ben oltre la media degli investitori italiani?
Ti faccio riflettere anche su un altro dato: la proiezione dei costi a 5 anni.
Vedere nero su bianco quanto paghiamo in un anno per investire, a prescindere dall’andamento positivo o negativo del mercato, ha sicuramente un impatto emotivo immediato, ma potrebbe lasciare ancora spazio alla procrastinazione.
Quello che ti chiedo è: come ti fa sentire sapere che sborserai di tasca tua in maniera poco trasparente al tuo intermediario migliaia di euro in 5 anni?
Come ti fa sentire sapere che pagherai questa cifra per non aver neanche ricevuto un servizio di consulenza, ma aver partecipato ad una serie di appuntamenti di vendita?
3. Come ridurre i costi degli investimenti
Risorse come Plannix possono essere estremamente utili per un'analisi dettagliata dei costi.
La trasparenza in questa fase è cruciale per prendere decisioni informate su come ottimizzare il portafoglio di investimenti.
Dopo questa analisi, però, potresti chiederti come fare a ridurre questi costi così impattanti.
Una delle strategie più efficaci per ridurre i costi degli investimenti è preferire i fondi a gestione passiva, come gli ETF (Exchange Traded Funds), ai fondi a gestione attiva.
I fondi a gestione passiva replicano l'andamento di un indice di mercato e tendono ad avere commissioni finanziarie significativamente più basse rispetto ai fondi a gestione attiva, che richiedono una gestione più intensa e, di conseguenza, maggiori spese.
Perché dovresti preferire gli ETF?
Costi inferiori: gli ETF tendono ad avere commissioni di gestione molto più basse rispetto ai fondi a gestione attiva.
Secondo una ricerca di Morningstar, il costo medio degli ETF è inferiore allo 0,2%, mentre quello dei fondi a gestione attiva supera il 2%
Trasparenza: gli ETF sono generalmente più trasparenti, poiché replicano un indice specifico e quindi gli investitori sanno esattamente su cosa stanno investendo.
In poche parole, capisci subito se l’ETF è composto da azioni o da obbligazioni, in modo da riuscire a comprendere se è in linea con i tuoi obiettivi (per obiettivi di lungo termine aumenterai la percentuale di azionario in portafoglio, viceversa con gli obiettivi di breve).
Liquidità: gli ETF possono essere comprati e venduti come azioni durante l'orario di contrattazione del mercato.
Questo offre maggiore flessibilità rispetto ai fondi a gestione attiva, che possono essere negoziati solo al valore patrimoniale netto (NAV) alla fine della giornata.
Performance: numerosi studi, tra cui quelli del S&P Dow Jones Indices, dimostrano che la maggior parte dei fondi a gestione attiva non riesce a battere il mercato nel lungo termine.
Questo rende gli ETF una scelta più adeguata per cercare di ottenere rendimenti migliori.
4. Come ottimizzare il tuo portafoglio di investimento
I costi dei prodotti finanziari sono dei killer silenziosi che uccidono il rendimento dei tuoi investimenti.
John Bogle, fondatore di Vanguard e “padre” degli ETF, parla di “tirannia dei costi”.
Ottimizzare il portafoglio di investimento non significa solo ridurre i costi, ma anche capire il senso del perché si investe in un determinato strumento anziché un altro.
Perché un ETF azionario europeo?
Perché un ETF al posto di un’azione singola?
Perché un ETF obbligazionario Governativo a 7 anni anziché un ETF Obbligazionario societario High Yield?
Utilizzare strumenti di pianificazione finanziaria come Plannix può facilitare il processo, fornendo indicazioni e supporto per costruire e ribilanciare il portafoglio.
La riduzione delle commissioni e l'ottimizzazione del portafoglio sono passi essenziali per raggiungere i propri obiettivi finanziari.
Con una strategia ben definita, che include la verifica dei costi e la preferenza per i fondi a gestione passiva, è possibile massimizzare i rendimenti garantendo una crescita del patrimonio nel lungo termine.
Se vuoi saperne di più, all’interno della nostra newsletter approfondiamo ogni settimana i temi più importanti legati alla costruzione della tua strategia finanziaria:
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